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venerdì, marzo 16, 2007

Frank Zanchetti Annihilation

Quella sera doveva parlare con un tipo ad una cena in un quartiere bene di murdatown, si era presentato sudicio e drogato come sempre, aveva parlato con chi doveva parlare, poi la serata si era prolungata sulla scia dei superalcolici.
Frank iniziò a parlare con una bella ragazza, era una modella, non aveva più parlato con modelle e fighette dell'alta società da quando era stato espulso dal corpo di polizia, ma quella ragazza, così giovane, così poco ingenua, condivideva una sincera disperazione con Frank, gli piaceva, quella disperazione.
Quello che rimaneva era una lunga camminata, un calore nuovo, il ricordo dei suoi peli soffici e del suo capezzolo sinistro. La dolcezza di un amore leggero.
Quella notte Frank era uscito disarmato, non voleva problemi ed invulnerabile.
Fu probabilmente per la sua nonchalance, per la morte stampata sulla faccia, per il fatto che lei se lo voleva scopare fin dal primo istante che posò gli occhi su Frank, fu per tutta una serie casuale e determinata di successi che Frank tornò ad avere il ghigno da malvagio sulla sua faccia sfregiata.
Avere una ragazza e ora troie, solo troie, Frank non andava mai a letto prima delle quattro, fottutamente solo in compagnia di droga e alcool.
Rientrò in casa che era ancora cosciente, si scolò una bottiglia di rum e ingurgitò delle pasticche a caso, si addormentò sul pavimento pensando ai peli della fica della sua modella disperata.

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