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domenica, marzo 09, 2008

I wanna be your dog

l'aveva conosciuta per caso; lei aveva notato che le stava fissando gli stivali e con la più totale indifferenza:

"se ti piacciono tanto puoi leccarli"

Lui ne approfittò per iniziare a parlare, non che non le avesse voluto leccare la suola degli stivali, ma proprio non tollerava di essere trattato con quella sufficienza, nonostante la cosa lo eccitasse.

La storia, o quello che era, andò avanti per un pezzo, lei si credeva una diva e le piaceva vedere quel poliziotto fargli da cagnolino, ma al contrario degli altri a Frank non interessava ribaltare il rapporto dominio/sottomissione della vita reale.
Frank si era veramente invaghito di questa ragazza che si sopravvalutava, questa ragazza dalle gambe fragili e dalle mani sottili, gli piaceva sottomettersi a lei e farsi forare il petto dai suoi tacchi: riusciva a vedere nei suoi occhi neri un briciolo di vita che si accendeva, e Frank aveva bisogno di quel briciolo di vita più di qualsiasi altra cosa.

Non parlavano molto, il loro rapporto entrò in crisi proprio quando i due iniziarono a condividere altro rispetto alla loro passione per la dominazione, iniziarono a parlare, a confrontarsi e addirittura ad uscire insieme la sera.
Frank non trovava più quello che cercava negli occhi neri di lei quando stava ai suoi piedi. Abbandonò la sua diva ai suoi sogni d'attricetta e decise di tornare all'eroina.

Certo però che aveva delle gambe che non ti saresti mai stancato di leccare.

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