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mercoledì, giugno 29, 2005

Frank Zanchetti

Era caldo a murdatown. caldissimo.
Frank Zanchetti aveva abbandonato la sua tenuta invernale per una più fresca camicia marrone a mezze maniche. abbottonata fino al collo e ancora con la cravatta, non riuscirò mai a togliermela questa dannata cravatta, maledizione.
Stava riuscendo a controllarsi...con tutti i suoi vizi, lo avevano già rovinato, non che gliene fottesse molto, ma quei vizi andavano pagati, e a lui bastava solamente essere in grado di svolgere il suo lavoro, quel tanto che bastava per pagarsi i suoi vizi, il ché avrebbe richiesto una lucidità e una preparazione atletica maggiore di quella che aveva, ma l'alcool e la droga gli garantivano un'insensibilità feroce e lo rendevano inattaccabile dalla cupidigia.
Mentre si beveva un Acapulco ripensava ai bei tempi andati, quelli della polizia, si lasciava andare ai vecchi ricordi, al centro d'attestramento, i tempi della squadra anticrimine, poi di quella politica. e adesso faccio il freelance per malviventi di quart'ordine, maledetti stronzi, tornerò a mettervi i braccialetti, tornerò a leggervi i vostri cazzo di diritti...maledetti stronzi.

... ... ....

Aprì il pacco, dentro c'era un VSC. niente indirizzo, niente mittente, niente timbro. un cazzo di niente.

lunedì, giugno 20, 2005

Lo Sporco e Il Cattivo

La Mustang è parcheggiata lì vicino al chiostro. Loro sono seduti sotto la veranda di eternitte. Rifiuti tutto attorno. Lo sporco sta mangiando un piatto di cozze crude, il Cattivo guarda disgustato, incuriosito.

Il Cattivo: Sono buone?...sembrano puzzare.
Lo Sporco: Le cozze spaccano, sono i cani morti e l'immondizia che puzzano.
Il Cattivo: E pure tu puzzi.
Lo Sporco: Si ma te non hai mica da mangiarmi crudo... che facciamo oggi?

Il Cattivo aveva intenzione di scendere giù in centro, erano a corto di crediti della repubblica, due ragazze erano state sfregiate e altre tre erano scomparse, gli affari stavano andando male, qualcuno stava entrando nel suo business e questo non lo poteva tollerare.

-Ci sarà da picchiare un bel po' di gente, far saltare denti, cavare occhi e tagliare dita, ma riuscirò a snidare chi sta dietro a tutto questo.-

Il Cattivo: Finisci quelle cozze.

sabato, giugno 18, 2005

Clorofilla Girl

Era un droide da guerra sperimentale, progetto segreto, ma dopo il botto EMP e il degrado in città fu venduta non si sa bene come ad un agente deviato dei servizi segreti, che poche ore più tardi fu ritrovato morto.
Un droide normalmente necessita di una gran quantità di energia, ma questo non era un problema per lei: fotosintesi clorofilliana, energia sintetizzata dalle nanomacchine cyborg sulla sua pelle. La manutenzione però è d'obbligo per ogni droide, anche per quello più sofisticato, ma con i contatti giusti e un pacco di soldi anche questo non è un problema a Murdatown.
Andava così scalando le classifiche dei killer più richiesti dalla malavita.. ma nessuno si fidava di lei...chi si fiderebbe mai di un dannato robot? un droide ti tradisce per due lire, sono avidi, ecco perchè durano poco sulla piazza. Ma lei era diversa, avevano già provato a farla fuori, e adesso non c'erano più loro sulla piazza.
Era verde
...per la clorofilla.

venerdì, giugno 10, 2005

Tommy & Jonny

Tommy: Muoviti testone. Oggi abbiamo una cosa seria.

Jonny: Lo so uomo, ho portato qualche gingillo da guerra per l?occasione, ferri semiautomatici precisi e potenti, con questi spacchiamo il culo pure alle teste di cuoio.

Tommy: Ottimo lavoro, e a silicidi invece come siam messi?

Jonny: Ho tutto quello che ci serve per mandare in pappa i sistemi di sicurezza.

Tommy: Ce la fai a fotterli durante il viaggio per il loco?

Jonny: Davanti alla porta non avremo che da far piovere piombo.

Tommy: Bene, direi che possiamo andare a questo punto.

Jonny: E il mezzo?

Tommy: Ho rubato una De Lorean, tanto per non dare nell?occhio.

Jonny: Se va tutto liscio ce la teniamo quella macchina.

Tommy: Se va tutto liscio ci riempiamo le tasche di liquido contante.


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